Meeting interregionale CALABRIA-BASILICATA - Misericordia di Papanice

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Meeting interregionale CALABRIA-BASILICATA

Comunicati Stampa
Meeting interregionale CALABRIA-BASILICATA

MISERICORDIE AL LAVORO PER GLI ALTRI


Oltre 500 partecipanti ai corsi di aggiornamento svolti a Isola



ISOLA CAPO RIZZUTO - Le sale del Centro “Rosmini” hanno accolto oltre 500 partecipanti per meeting interregionale delle Misericordie Calabria e Basilicata svolto sabato 9 giugno.
Meeting organizzato nell’ambitodel progetto “dallaRetealleReti” finanziato dalla Fondazione ‘Con il Sud’ e coordinato dalla Confederazione nazionale delle Misericordie e dalla Conferenza interregionale Calabria-Basilicata.
IL MEETING è servito all’espletamento di quattro corsi di formazione organizzati: corso base di Protezione Civile, a cura di Paolo Diani, direttore dell’Ugem della Confederazione nazionale delle Misericordie; corso di Basic life support defibrillation (blsd) a cura di Gaspare Muraca del 118 di Crotone; seminario sulla progettazione sociale per i quadri dirigenziali, a cura di Andrea del Bianco coordinatore del progetto “dallaRetealleReti”; corso di formazione per nuovi Olp e selettori di Servizio civile nazionale, a cura di Claudia Barsanti. Quattro diversi ambiti in cui le Misericordie agiscono su tutto il territorio nazionale, non interrompendo mai l’aggiornamento e la formazione dei volontari.
La conferenza di apertura, moderata dal direttore di Esperia Tv, Domenico Gareri, è servita - attraverso gli interventi dei promotori dell’iniziativa e delle Istituzioni intervenute - a ribadire i principi che guidano l’operato delle Misericordie e la necessità di curare l’aspetto formativo, lo scambio di esperienze e il sempre più necessario lavoro di rete delle organizzazioni di volontariato, che arrivano ad assicurare servizi ed attività indispensabili per l’intera collettività, oltre che promuovere percorsi di crescita individuali.
“Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”.
Con le parole del vangelo di Matteo, don Edoardo Scordio ha salutato la platea del “Rosmini” stracolma delle maglie celesti delle divise delle Misericordie.
“Ai misericordiosi Gesù promette nient’altro che quello che già vivono: la misericordia.
In tutte le altre beatitudini, la promessa contiene un di più, porta più lontano: coloro che piangono verranno consolati, i cuori puri vedranno Dio. Che cos’è che Dio potrebbe dare di più ai misericordiosi? La misericordia è pienezza di Dio e degli umani. I misericordiosi vivono già della vita stessa di Dio”.
“HO SEMPRE pensato al volontariato come l’anello di congiunzione tra le Istituzioni e la gente più bisognosa - ha detto il sindaco di Isola di Capo Rizzuto, Carolina Girasole intervenuta nella conferenza -. In questi quattro anni sono state tante le occasioni di confronto tra l’amministrazione comunale e le associazioni.
Come sindaco, non posso non riconoscere che nelle fasi più critiche il volontariato si è fatto carico delle difficoltà e delle mancanze politiche e amministrative.
Penso alle calamità naturali, alle alluvioni, ma anche alla programmazione invernale ed estiva di eventi culturali ed educativi. Il lavoro delle associazioni consente al turista che viene a visitare i nostri luoghi di apprezzare non solo le bellezze naturalistiche ma anche le bellezze umane di questo territorio”.
“Siete una forza!” così il presidente della Provincia di Crotone Stanislao Zurlo ha salutato i volontari presenti ad Isola ribadendo: “Siete una forza prevista anche dalla Costituzione attraverso il
principio della sussidiarietà: le istituzioni non possono rispondere a tutto e il contributo dei volontari diventa indispensabile. Chi, come voi, va al di là dei propri diritti e risponde anche al proprio dovere di cittadino merita il nostro plauso. Le Misericordie realizzano concretamente le loro opere. Se oggi l’Acquario di Capo Rizzuto è vivo - continua Zurlo - è perché la Misericordia di Isola ha approfondito la sinergia con le Istituzioni garantendo cultura, ricchezza, posti di lavoro. La vostra motivazione fuoriesce dal singolo interesse economico e occasioni come questo meeting servono a rafforzare ancora di più ciò che ci muove ad operare”.
PAOLO DIANI, direttore dell’Ufficio gestione emergenze di massa della Confederazione Nazionale delle Misericordie, ha salutato i partecipanti al meeting, nell’ambito del quale ha coordinato il corso di formazione base di Protezione Civile, dicendo “Calabria e Basilicata stanno vivendo un momento particolare per il forte rischio sismico. Sono due territori importanti su cui so di poter sempre contare. In questi giorni sto lavorando sul coordinamento dell’emergenza terremoto in Emilia e stare in mezzo a voi, oggi, mi dà carica, mi dà adrenalina. La cosa più importante - precisa Diani - è la nostra formazione. Dal 1200 siamo gli “sfacciati”, i “senza volto”, il braccio operativo del nostro grande Padre.
Dobbiamo riscoprire ogni giorno con la preghiera la comunione tra il nostro operare e Dio”.
LEONARDO SACCO, promotore dell’iniziativa in qualità di vicepresidente della Conferenza interregionale delle Misericordie Calabria-Basilicata ha sottolineato: “Chi appartiene alle Misericordie fa parte di quella cerchia di persone che hanno preso coscienza della propria responsabilità cristiana e sociale. Chi ha deciso di appartenere alle Misericordie si è unito alla innumerevole schiera di quanti nei secoli hanno saputo coniugare egregiamente fede ed opere, vita privata e impegno sociale. Sa che bisogna innanzitutto decidere di partire dagli “ultimi” che sono il segno drammatico della crisi attuale: glielo dice il Vangelo, ispiratore della Fraternità di Misericordia.
Fino a quando non prenderemo atto del dramma di chi ancora chiede il riconoscimento effettivo della propria persona e della propria famiglia, non metteremo le premesse necessarie ad un nuovo cambiamento sociale. Gli impegni prioritari sono quelli che riguardano la gente ancora priva dell’essenziale: la salute, la casa, il lavoro, il salario familiare, l’accesso alla cultura, la partecipazione.
Si tratta oggi di andare con decisione controcorrente e di porre sui valori morali le premesse di una organica cultura di vita per una vera civiltà, quella che nasce dall’amore appassionato e gratuito per l’uomo, per ogni uomo”.
In occasione del meeting, il gruppo operativo della Protezione Civile ha allestito nel piazzale antistante il Santuario la tensostruttura in cui i partecipanti hanno condiviso pranzi, cene e momenti
di verifica. Tutto si è svolto in un clima di massimo confronto, mantenendo alta la concentrazione sulle informazioni e sui contenuti dei corsi.
NON È MANCATO il divertimento grazie alle musiche e ai balli del gruppo folk Magna Graecia che si è esibito nell’anfiteatro di Capo Rizzato il sabato sera per i numerosi partecipanti che, arrivando da province distanti, hanno pernottato a Capo Rizzuto. Il meeting si è concluso con la messa celebrata da Don Eldorado Scordio, correttore spirituale della Misericordia di Isola e la consegna degli attestati di partecipazione da parete del Governatore Sacco.
La Conferenza Interregionale Calabria-Basilicata continuerà a lavorare nel suo intento di “far incontrare” e far dialogare i confratelli diffusi nelle due regioni attraverso la gestione di un sito web e una sempre più costante azione di condivisione di informazioni e percorsi di volontariato.

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Omelia a conclusione del meeting

Don Scordio ai volontari Siate strumenti di Cristo



ISOLA CAPO RIZZUTO - Nel corso dell’omelia della messa che ha chiuso il meeting delle Misericordie Calabria-Basilicata, don Edoardo Scordio, ricordando la ricorrenza della festa del Corpus Domini ha sottolineato che “tra Misericordia ed Eucarestia c’è una grande, indispensabile comunione: Cristo è la Misericordia di Dio per l’umanità e questa Misericordia, Cristo la compie con il dono totale di sé sulla croce” “Noi non possiamo fermarci alle opere di Misericordia - ha
concluso il parroco - corporale o solo ad alcune di esse: quelle spirituali sono il loro compimento necessario, indispensabile.
Se non doniamo Cristo siamo dei falliti come cristiani e come Misericordia, facciamo solo della semplice solidarietà o quello che viene chiamato “volontariato” ovvero hobby del tempo libero. Noi
non facciamo volontariato, quello che siamo e quello che facciamo va molto al di là, è un dovere, una vocazione che risponde all’invito di Cristo dopo l’istruzione della Eucarestia: “Fate questo in memoria di me”!
Il parroco di Isola Capo Rizzato ha ribadito: “Non siamo noi che operiamo, ma Cristo che mangiamo e che ci trasforma in sue braccia, bocca, piedi, strumenti. È Lui il protagonista. Guai a voi se pensate di fare qualcosa o addirittura ve ne vantate: voi siete e dovete essere solo suoi strumenti. La crisi odierna non è né economica né di altro genere, ma solo spirituale. Chi nutre lo spirito è Cristo e chi trasmette, rende vivo e attuare il Cristo è la Chiesa e voi siete membra vive della Chiesa. Ognuno ha ricevuto per dare e per dare al fine di ricostruire il Corpo di cristo per il bene di tutti”.
“Oggi in questa Santa Messa - ha concluso il don Edoardo voi,  come i giovani di Mosè della prima lettura, siete gli steli intorno all’altare per offrire il vero e unico sacrificio gradito a Dio per la vera salvezza di questa nostra povera e malata umanità”.

Tratto da "Il Crotonese del 12 giugno 2012"


 
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